Monitorare i risultati di newsletter e campagne di email marketing? Forse non è emozionante come progettare un lancio o immaginare un nuovo podcast, però non puoi farne a meno.
L’unico modo per capire se il tuo marketing sta funzionando è osservare i numeri, tenendo presente che i KPI non sono tutti uguali. Ogni metrica fornisce informazioni su aspetti specifici delle campagne, dalla capacità di raggiungere il tuo pubblico al coinvolgimento effettivo degli utenti.
E tutte insieme ti offrono una panoramica – e indicazioni preziosissime – su cosa puoi migliorare nella tua strategia per raggiungere gli obiettivi.
Vuoi sapere quali numeri contano davvero?
Ti presento 13 KPI essenziali per newsletter, campagne DEM e sequenze email.
KPI di deliverability
La deliverability di newsletter e campagne è il primo passo verso il successo. Se le email che scrivi con tanto entusiasmo non raggiungono il tuo pubblico, l’avventura finisce ancora prima di iniziare.
Ecco i KPI che ti aiutano a mantenere una buona reputazione come mittente, evitando penalizzazioni e migliorando le performance delle tue campagne.
TASSO DI CONSEGNA (delivery rate)
Il tasso di consegna indica la percentuale di email che hanno effettivamente raggiunto i destinatari, riflettendo la qualità della mailing list.
Se il delivery rate è basso, significa che la tua mailing list è zeppa di indirizzi errati o inattivi. Questo è problematico perché genera aspettative irrealistiche su tutti gli altri KPI, e può danneggiare la reputazione del dominio.
Come migliorare il delivery rate
- Verifica il dominio con autenticazioni SPF, DMARK e DKIM. Questi protocolli aumentano il livello di fiducia dei provider di posta, e riducono il rischio che le mail vengano contrassegnate come indesiderate.
- Attiva il double opt-in per confermare la validità degli indirizzi email al momento dell’iscrizione.
FREQUENZA DI RIMBALZO (bounce rate)
Il nome può far sorridere ma il bounce rate non è divertente. Misura infatti la percentuale di email che non sono state recapitate a causa di un problema con l’indirizzo del destinatario. I rimbalzi si dividono in:
- Hard bounce: problemi permanenti come indirizzi errati o inattivi.
- Soft bounce: problemi temporanei come server offline o caselle piene.
Come mantenere bassa la frequenza di rimbalzo
- Evita pratiche scorrette come l’acquisto di liste email. Oltre a non essere etico, sono zeppe di indirizzi inattivi o falsi.
- Controlla la salute della mailing list, eliminando gli indirizzi non validi e inattivi a cadenza regolare.
TASSO DI SEGNALAZIONE SPAM (spam rate)
Le segnalazioni spam non piacciono a nessuno. Men che meno alle piattaforme di email marketing, che potrebbero decidere di bloccare il tuo account.
Questo KPI misura quante persone hanno segnalato la tua email come indesiderata, e dovrebbe essere pari a zero o quasi. Se supera lo 0,2% potrebbe significare che:
- Utilizzi indirizzi email senza autorizzazione.
- Non sei costante nell’invio della newsletter, quindi le persone non si ricordano di te.
- Il pubblico della mailing list non è allineato al tuo target.
Come ridurre ed evitare le segnalazioni spam
- Non aggiungere indirizzi alla lista senza consenso esplicito.
- Evita nell’oggetto parole ed espressioni che attivano i filtri antispam. Puoi verificare i contenuti dell’email prima dell’invio utilizzando uno strumento come Mail Tester.
KPI di engagement
Aperture, clic e condivisioni misurano il livello di coinvolgimento del tuo pubblico. Ti aiutano a valutare quanto le tue campagne e newsletter sono efficaci nel rafforzare la relazione con il tuo brand.
TASSO DI APERTURA (open rate)
Il tasso di apertura misura la percentuale di persone che hanno aperto la tua mail rispetto al numero di invii totali.
È un KPI che ha dei limiti, non è sempre affidabile. Resta però un buon termometro per valutare l’efficacia dell’oggetto (interesse e curiosità) e la riconoscibilità del mittente (brand awareness).
Come aumentare il tasso di apertura delle email
- Cura l’oggetto dell’email, evitando il clickbait e assicurandoti che sia in linea con l’identità e la voce del tuo brand.
- Segmenta il tuo pubblico, e personalizza le tue campagne in base alle nicchie di audience per aumentare la rilevanza.
TASSO DI CLIC (click-through rate)
Il click-through rate (CTR) misura la percentuale di persone che hanno visitato almeno uno dei link contenuti nella tua newsletter. È un KPI davvero prezioso, perché riflette il livello di interesse generato dai tuoi contenuti.
Ottimizzare il tasso di clic significa ottenere più visite al sito, al blog o a una landing page specifica. E questo aumenta le possibilità di conversione del traffico in vendite o contatti.
Come migliorare il clic-through rate
- Migliora le call-to-action. Usa pulsanti colorati e hyperlink con un buon livello di contrasto, e lavora sul micro-copy affinché sia chiaro ma anche infuso di personalità.
- Ripeti la CTA in diversi punti del messaggio – senza esagerare – in modo da intercettare anche chi legge distrattamente.
TASSO DI CLIC PER APERTURA (click-to-open rate)
Questo KPI misura la quantità di clic in relazione al numero di email aperte. Offre quindi una visione più granulare sull’efficacia del contenuto della tua campagna e sulla qualità delle interazioni rispetto al CTR. Avere un buon click-to-open rate (CTOR) significa che il tuo pubblico è coinvolto, interessato a ciò che proponi.
Come aumentare il CTOR delle campagne email
- Sperimenta formati di contenuto diversi – audio, video, immagini – per capire cosa genera più interesse e coinvolgimento.
- Metti in luce il valore del tuo contenuto o dell’offerta. Se offri un beneficio chiaro, le persone saranno più motivate a cliccare.
TASSO DI CONDIVISIONE (forward/share rate)
Il tasso di condivisione misura la percentuale di destinatari che inoltra la tua newsletter o la condivide sui social. In altre parole, quante persone ti stanno aiutando a raggiungere un pubblico più ampio.
Questo KPI spesso viene sottovalutato ma è prezioso perché ti aiuta a capire quali argomenti, offerte o messaggi risuonano maggiormente con i clienti ideali. Inoltre, riflette il livello di autorevolezza percepita del tuo brand.
Come aumentare il tasso di condivisione email
- Rilevanza, rilevanza. Più le tue newsletter sono cucite a misura del tuo pubblico, più sarà facile ottenere delle condivisioni spontanee.
- Invita le persone a condividere le tue newsletter con amici, colleghi o collaboratori che possono trovarle utili. Funziona!
KPI di crescita e qualità della lista
Sapevi che ogni mailing list ha un tasso di decadimento naturale, che si aggira sul 20-30% all’anno? Significa che, in media, un quarto delle persone iscritte alla tua lista il 1° gennaio potrebbe disiscriversi o diventare inattivo entro il 31 dicembre, e non è poco!
Una mailing list sana e in crescita è il pilastro di ogni strategia di email marketing sostenibile. Ottimizzare questi KPI ti aiuta ad avere una lista più attiva e coinvolta, aumentando l’efficacia delle tue campagne e il ROI.
TASSO CRESCITA DELLA LISTA (list growth rate)
Il tasso di crescita della lista misura la percentuale di nuovi iscritti rispetto al totale di contatti. Ti aiuta quindi a capire se le strategie di acquisizione sono efficaci nel contrastare la perdita fisiologica di contatti.
Un tasso di crescita positivo garantisce un flusso costante di contatti da trasformare i clienti felici e fidelizzati. In altre parole, ti permette di avere sempre un pubblico interessato con cui comunicare.
Come migliorare il tasso di crescita della lista
- Offri lead magnet irresistibili: contenuti esclusivi e di valore come guide, masterclass o percorsi gratuiti per incentivare le iscrizioni.
- Sfrutta i social media come cassa di risonanza, invitando chi ti segue su questi canali ad approfondire la relazione iscrivendosi alla tua newsletter.
TASSO DI DISISCRIZIONE (unsubscribe rate)
Questo KPI misura la percentuale di persone che si disiscrive dalla mailing list rispetto al numero di email inviate. Un tasso di disiscrizione basso riduce i costi di acquisizione (ne parliamo tra poco) e migliora la redditività.
Come appena detto, è normale che ci sia un certo ricambio nella lista. Tuttavia, se il tasso è troppo alto può indicare problemi nella segmentazione o nella strategia di lead generation.
Come ridurre il tasso di disiscrizione dalla newsletter
- Sfrutta le automazioni per mantenere alto l’engagement del pubblico e sostenere la fase di nutrimento del funnel. Ricorda: anche le sequenze automatizzate devono essere infuse della voce del tuo brand.
- Offri la possibilità di scegliere. Permetti alle persone di esprimere la loro preferenza sulla frequenza delle email o il tipo di contenuti che desiderano ricevere. Questo riduce la possibilità che si disiscrivano completamente.
KPI di conversione
Eccoci alla fase finale dell’analisi, che ti aiuta a valutare l’impatto economico delle tue campagne di email marketing. I KPI di conversione mostrano in che misura le tue strategie sono efficaci nel trasformare i contatti in vendite, clienti e opportunità di business.
TASSO DI CONVERSIONE (conversion rate)
Il tasso di conversione è la cartina al tornasole della tua strategia. Misura la percentuale di persone che compie un’azione desiderata – come un acquisto o l’iscrizione a un percorso premium – rispetto al totale dei destinatari.
Un buon tasso di conversione significa che il messaggio e l’offerta sono allineate alle esigenze e ai desideri del tuo pubblico. Migliorare questo KPI significa potenziare la capacità del tuo business di ottenere risultati concreti.
Come migliorare il tasso di conversione delle emal
- Crea campagne promozionali mirate, rivolte a segmenti specifici di pubblico. Puoi sfruttare le tendenze stagionali o lavorare sul retargeting degli indecisi per aumentare la rilevanza e il coinvolgimento.
- Ottimizza le landing page per garantire la coerenza con il messaggio dell’email e per offrire un flusso di conversione intuitivo e semplice.
COSTO DI ACQUISIZIONE PER ISCRITTO (cost per subscriber)
Questo KPI misura il costo medio sostenuto per generare una nuova iscrizione alla tua mailing list. Aiuta quindi a valutare l’efficacia della tua strategia di acquisizione, combinando i dati delle azioni in organico e a pagamento.
Ridurre il costo di acquisizione permette di ottimizzare il budget a tua disposizione, senza sacrificare la qualità della lista.
Come ridurre il costo di acquisizione
- Valuta il profilo costo-rendimento di ogni canale e investi di più su quelli che offrono le performance migliori.
- Sfrutta il passaparola per rafforzare l’acquisizione in organico, ad esempio attraverso la cross-promozione oppure offrendo piccoli incentivi agli iscritti che condividono la tua newsletter sui social.
RICAVO PER ISCRITTO (revenue per subscriber)
Ecco un altro KPI che merita più attenzione di quanta ne riceva. Misura l’importo medio generato da ogni iscritto, dividendo il ricavo totale per il numero di contatti.
Il ricavo per iscritto si può calcolare rispetto a una campagna email specifica, come ad esempio un funnel di lancio, oppure su base temporale. Ti aiuta a capire la propensione all’acquisto dei tuoi contatti, e a identificare nuove opportunità per aumentare la redditività della lista.
Come aumentare il ricavo per iscritto
- Incentiva gli acquisti con campagne di upselling e cross-selling.
- Attiva un programma di fidelizzazione con vantaggi e sconti progressivi, per incentivare i clienti a rimanere attivi.
RITORNO SULL’INVESTIMENTO (return on investment)
Il ritorno sull’investimento (per gli amici ROI) calcola il rapporto tra i ricavi e i costi delle tue campagne, offrendoti una misura precisa della sostenibilità della tua strategia.
L’email marketing ha sempre un costo, ed è fondamentale saper valutare se il gioco vale la candela – ovvero, se il tuo impegno sta producendo dei risultati economici utili per il tuo business.
Migliorare il ROI significa curare e ottimizzare tutti gli aspetti delle tue campagne: deliverability, engagement, qualità della lista, rilevanza e persuasione. È un percorso che richiede pazienza ma ora hai tutti gli elementi per iniziare con il piede giusto!
Come aumentare il ROI dell’email marketing
- Monitora e ottimizza i KPI chiave, per migliorare l’efficacia complessiva delle tue campagne un pezzetto per volta.
- Riduci i costi operativi automatizzando le campagne più performanti. Aumenterai il valore dei messaggi che hanno già funzionato bene in passato, senza stress.
Vuoi che l’email marketing diventi il cuore della tua strategia?
Con Lunario Diamante puoi avere una strategia editoriale integrata e su misura per il blog e la newsletter. Un mix perfetto di SEO, lead generation e nurturing per creare un legame autentico con il tuo pubblico, e migliorare le conversioni.
Inizia ora: scopri come funziona Lunario e come può diventare il tuo alleato per una crescita sostenibile.

Sono copywriter e content strategist,
alchimista di significati da vent’anni o giù di lì.
Progetto e creo contenuti per il web e l’email marketing che aiutano freelance, coach e creativi a crescere online con una comunicazione su misura. Detesto i tecnicismi inutili e le parole a casaccio. Amo lavorare con persone coraggiose che mettono nel proprio business passione, tecnica, cuore e cura. Conosciamoci meglio