Ci sono parole che scorrono via senza lasciare traccia, e parole che plasmano nuove realtà. Parole che si perdono nel rumore di fondo, e parole che accendono una scintilla.

Nel marketing, la comunicazione efficace non è solo questione di chiarezza. Trasmettere informazioni e farsi capire non basta – contano anche le emozioni, la capacità di lasciare un’impronta e creare una connessione autentica.

Se senti che le parole del tuo business non sono mai quelle giuste, e anziché portare risultati cadono nel vuoto, il modo per cambiare direzione c’è. Scopriamo insieme la formula alchemica per una comunicazione di brand memorabile.

 

 

Comunicazione efficace o persuasiva?

Comunicare in modo efficace significa farsi capire senza sforzo. Rendere un messaggio chiaro, diretto e accessibile al pubblico di destinazione.

Quando uno chef su YouTube ti spiega le tecniche e i passaggi per replicare una ricetta, utilizza (si spera) una comunicazione efficace. Ma quando si tratta di marketing e di vendite, questo non è sufficiente per ottenere risultati.

Il motivo è semplice: la comunicazione efficace informa ma di per sé non ispira ad agire. Ed è qui che entra in gioco il secondo tassello del puzzle: la persuasione.

Chiariamolo subito: comunicazione persuasiva non significa manipolazione né aggredire le persone con tattiche di accerchiamento promozionale. Significa comprendere i bisogni del cliente ideale, i suoi desideri, e toccare le corde giuste per stimolare una risposta.

E per farlo non c’è bisogno di trucchetti o bugie. Serve connessione.
Ma procediamo con ordine.

 

7 caratteristiche della comunicazione efficace

Sapersi esprimere in modo efficace è fondamentale in ogni ambito della vita, non solo nel marketing. Ma cosa serve per assicurarsi che il messaggio arrivi forte e chiaro?

Nello storico manuale Effective Public Relations (1953), Scott M. Cutlip ha delineato sette principi fondamentali per comunicare con successo.

La comunicazione efficace è:

  1. COMPLETA: contiene tutte le informazioni necessarie per valutare una proposta o richiesta.
  2. CONCISA: va dritta al punto, senza lungaggini.
  3. ATTENTA: considera sempre il punto di vista, le necessità, lo stato d’animo dell’interlocutore.
  4. CONCRETA: si basa su dati e fatti, è puntuale nelle risposte.
  5. GENTILE: parla la lingua del pubblico, rispettando i suoi valori e la sua cultura.
  6. CHIARA: tratta un solo argomento, con termini precisi per evitare ambiguità.
  7. CORRETTA: senza errori né forestierismi inutili che complicano il messaggio.

Comunicare in modo efficace è il primo passo per intrecciare un dialogo e una relazione con il tuo pubblico. Ma anche rispettando queste regole, non si ottiene un marketing che funziona.

Tra un brand che si fa capire e un brand che si fa ricordare, c’è una differenza sottile ma essenziale. E non si tratta solo di quello che dici.

La differenza è nel modo che scegli per raccontare il tuo business.
Il volto che mostri ai clienti ideali, il riflesso della tua identità.

 

 

Tone of voice e storytelling per essere memorabile

I tuoi contenuti di marketing possono essere impeccabili da un punto di vista tecnico, promettere mari e monti e unicorni. Ma se non hanno personalità, non emozionano, se non riescono a far percepire il valore della trasformazione che puoi offrire, restano sterili.

Un brand che lascia il segno, che crea una relazione con il proprio pubblico, non si limita a informare. È un brand che parla con autenticità e coinvolge.

Ed è qui che entrano in gioco due ingredienti fondamentali: il tuo tono di voce, e lo storytelling.

Il tono di voce è la personalità della tua comunicazione. Il modo in cui ti esprimi, i valori e i messaggi chiave che emergono dai tuoi contenuti, l’essenza del tuo brand in parole.
Pensa a un brand che ami. Sapresti riconoscerlo dallo stile di uno spot TV o leggendo una mail, anche senza vedere il logo o il mittente? Questo è l’impatto di un tono di voce distintivo: ti rende memorabile, e inimitabile. Crea connessione e fiducia, senza forzature.

E lo storytelling, che c’entra? Beh, semplice.
Che cosa, più di una storia, riesce a emozionare e restare nel cuore?

Le informazioni e i dati si dimenticano presto. Ma le storie, attraverso le immagini e la narrazione, ci portano dentro di sé e questo crea coinvolgimento. Trasformano un messaggio in un’esperienza da vivere e questo lo rende memorabile.

E poi, ogni storia può avere una sua voce.

Hai presente gli spot di Red Bull? Leggeri come piume, ironici, con quello stile grafico unico – sono un concentrato dell’identità del brand. Basta averli visti una volta per riconoscerli, anche se magari il prodotto in sé non ti interessa.

Lo storytelling non è solo una tecnica di vendita. Raccontare storie è un rituale di connessione umana antico e potente, che nel marketing diventa un ponte tra il tuo brand e le persone che vuoi raggiungere.

Il modo in cui dialoghi con il tuo pubblico comunica più di quanto si pensi. Riflette i tuoi valori, parla della tua personalità e della tua visione del mondo. Fa capire alle persone se c’è un terreno comune, se siete fatti per lavorare insieme o no.

Esserne consapevole è la chiave per dare al tuo marketing un’impronta unica. Una sfumatura che stacca dal rumore di fondo, che entra sottopelle e si fa ricordare.

 

Sogni una comunicazione di brand efficace e allineata a te?

Se senti che la tua voce non riesce ad emergere, è il momento di liberarla. Con Lapis mettiamo a fuoco il tone of voice e lo stile narrativo del tuo brand, per un marketing che esalta la tua personalità e arriva al cuore delle persone giuste. Scopri come possiamo lavorare insieme.